venerdì, 20 settembre 2024 Ultimo aggiornamento il 19 settembre 2024 alle ore 10:45

Borgo XX Giugno, idee per migliorare le condizioni di vivibilità

Soluzioni e progettazioni per rendere la strada uno spazio destinato alla collettività e non un luogo esclusivo per sosta e circolazione di veicoli

 
Borgo XX Giugno, idee per migliorare le condizioni di vivibilità
Perugia. Giuristi, sociologi, politici, imprenditori, cittadini a confronto. Idee e progetti per la rigenerazione urbana, economica e funzionale di Borgo XX Giugno” un progetto nato dalla collaborazione tra Cna Umbria e la facoltà di Ingegneria dell’Università, finanziato dalla Camera di Commercio di Perugia e curato da Mariano Sartore, urbanista, docente di Pianificazione dei trasporti e di Progettazione urbanistica presso la facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia.

Gli interventi. A parlarne, nel Teatro Bicini, operatori commerciali, residenti, studenti universitari, dove è stato illustrato il progetto per riportare l’area di Borgo XX Giugno, luogo simbolo di Perugia, ad essere parte viva della città e spazio a disposizione degli abitanti e delle attività esistenti, anziché ad uso quasi esclusivo delle automobili. Alla presentazione del progetto hanno preso parte anche il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, il presidente della locale Camera di Commercio, Giorgio Mencaroni, e il pro-rettore dell’Università degli studi di Perugia, Fabrizio Figorilli.

La progettazione. Al centro della progettazione sta il fatto che la strada sia sempre più ridotta a spazio esclusivo per sosta e circolazione di veicoli e sempre meno destinati a a spazio dove la cittadinanza possa instaurar relazioni di socialità. In ballo c’è, appunto, la limitazione della libertà di muoversi da parte di utenti quali bambini, anziani, e cittadini in genere. La conseguenza, quindi, è che le strade sono sempre più larghe ma “svuotate” dalla gente. “Le nostre idee progetto vogliono garantire le condizioni di vivibilità – spiega Mariano Sartore – . Al senso di disagio che il pedone ha all’arrivo dell’auto, costretto in spazi stretti, vogliamo proporre un approccio ribaltato. Per fare questo, siamo andati a ridurre gli spazi occupati dalle auto a favore del pedone, garantendo ai residenti sicurezza magari anche solo cambiando la pavimentazione con pavimenti rumorosi”. Ed ecco che alcune soluzioni, in questa chiave, potrebbero essere dei percorso a slalom per diminuire la velocità delle macchine che attraversano corso Cavour, la sosta brevissima e l’aumento di posti auto ma in parcheggi esterni.

Borgo XX Giugno. “L’area presa in esame – afferma il professor Sartore – ha intrapreso da qualche anno un interessante percorso di rigenerazione spontaneo, anche grazie ad una decisa azione promossa da alcune realtà associative di residenti, artigiani e commercianti della zona. Tuttavia tale processo si scontra con alcuni oggettivi limiti spaziali ed urbanistici. Il progetto dapprima ha identificato il contesto di intervento, le problematiche e l’attivazione della partecipazione di soggetti locali. Poi sono stati costruiti gli scenari e progettato lo spazio collettivo”. L’unico quartiere in cui, nonostante la crisi, il prezzo degli immobili non scende.

“Dopo questa prima sperimentazione – conclude Salvanti – il modello, anche in termini di collaborazione tra enti, associazioni e mondo accademico, potrà essere impiegato per aree cittadine con caratteristiche e problematiche analoghe, per rendere questo approccio una strategia di sistema e una buona prassi su tutto il territorio”.

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