Una situazione drammatica, che vede coinvolti nella regione 11 mila e 500 lavoratori, dei quali 3 mila e 370 a zero ore, quindi senza reddito alcuno. Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria ritengono dunque “inderogabile” l’emanazione del decreto di copertura finanziaria da parte del Governo che, però, secondo i sindacati “continua a non dare risposte nonostante le sollecitazioni delle nostre organizzazioni e della conferenza delle Regioni”. “Chiediamo inoltre alle associazioni datoriali – continuano Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria – di assumere le loro iniziative per scongiurare il disastro della chiusura di centinaia di aziende del nostro territorio, ed evitare alle stesse imprese i rischi connessi ad una mancata copertura degli ammortizzatori sociali in deroga”.
La manifestazione di domani mattina è per Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria “solo il primo atto” di una mobilitazione che si va articolando all’interno della “Vertenza Umbria” e che vedrà, a partire dalle prossime settimane, l’avvio di un’ampia campagna di assemblee unitarie nei luoghi di lavoro per presentare e discutere la piattaforma unitaria predisposta a livello nazionale dai tre sindacati confederali, sui temi della previdenza e del fisco.
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