In Umbria i fenomeni di cattiva amministrazione, “pur presenti, non sembrano tali da destare un elevato grado di preoccupazione e allarme”, ha affermato il presidente della sezione regionale della Corte dei Conti Angelo Canale nel suo intervento di apertura del nuovo anno giudiziario. Il Presidente ha ricordato come lo scorso anno siano state inflitte condanne poco piu’ di 264 mila euro. La Corte ha definito con sentenza 37 giudizi, il 32,3% di condanna e il 67,7% di assoluzione.
Malasanità – Nel settore della sanità, sempre lo scorso anno, ci sono state piu’ assoluzioni che condanne: su sette sentenze, in cinque è stata riscontrata estraneità agli addebiti. Sono stati affrontati – e’ stato spiegato – temi di rilievocome la diversita’ dei criteri valutativi del giudizio di responsabilita’ civile rispetto a quello erariale, la valutazione tecnica della colpa medica, la decorrenza del termine prescrizionale; i poteri istruttori del collegio giudicante.
Borse di studio – Tra le sentenze che più importanti, il presidente Canale ha ricordato quelle di assoluzione per l’indebita percezione di borse di studio da parte di medici che frequentavano il corso di formazione di medicina generale, per le quali la Sezione ha accolto l’eccezione di prescrizione.
Contenzioso pensioni – Chi fa ricorso alla Corte dei conti dell’Umbria in materia di contenzioso pensionistico ha la “ragionevole certezza” che la decisione arriverà nel giro di un anno o poco più, come ha ricordato il magistrato. L’organismo, ha ricordato ancora il presidente Canale, “non ha arretrato, posto che il numero dei giudizi definiti nel 2014 ha superato il carico iniziale”.
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