L’esposto – I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle avevano presentato in procura lo scorso 18 febbraio una “istanza di intervento e accertamento urgenti” in merito alle nomine dei direttori generali delle aziende ospedaliere e sanitarie umbre, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dall’ex assessore alla Sanità, Luca Barberini. I grillini hanno chiesto di verificare “se nella procedura di nomina siano state commesse violazioni di legge, anche penalmente rilevanti”. Nell’esposto dei consiglieri Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari in particolare si afferma: “L’assessore dimissionario ha confermato l’irritualità e l’illegalità delle nomine, inopinatamente effettuate dalla Presidente della Regione Catiuscia Marini, facendo nei fatti intendere che per lei fosse pressoché inutile presentare curricula, come viceversa stabiliscono le norme per le nomine in Sanità, perché, testualmente, ci si sarebbe limitati a un semplice ragionamento, mentre occorreva una valutazione più attenta”. Versione nel frattempo smentita dalla governatrice.
Le informazioni acquisite – Gli assessori sono stati dunque ascoltati dal pm e dagli investigatori della Guardia di Finanza per rendere sommarie informazioni testimoniali. Riserbo massimo sul contenuto delle dichiarazioni: ad ogni modo è stato domandato loro come si sia giunti alle nomine dei manager. Tra i primi atti della Procura c’è stata l’acquisizione della delibera di Giunta del 16 febbraio. Nell’esposto del M5S vengono indicati anche i nomi di Andrea Casciari (Usl Umbria 1), Imolo Fiaschini (Usl Umbria 2), Emilio Duca (Azienda ospedaliera di Perugia) e Maurizio Dal Maso (Azienda ospedaliera di Terni).
Clima politico rovente – Anche se la convocazione in Procura dei membri della Giunta sembra unicamente un atto dovuto, la battaglia politica interna al Partito Democratico continua. Proprio ieri (venerdì 3 giugno) il segretario provinciale Dante Andrea Rossi ha lanciato una sorta di ultimatum: “La crisi finisca entro 15 giorni e Barberini rientri”. Rossi si è scagliato in particolare contro le nomine effettuate dalla presidente Marini, che ha accolto tali parole con gelido sconcerto. Sempre ieri, il portavoce del Centrodestra Claudio Ricci ha espresso preoccupazione per la prolungata assenza di un assessore alla Sanità, dichiarando: “O la crisi si risolve con un nuovo assessore oppure occorrerebbe prendere atto che la maggioranza non esiste più e tornare al voto nel 2017″.
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