In diretta – Attualità, politica, crisi economica e centrodestra. Questi i temi trattati durante la diretta. Sulla delicata questione dell’immigrazione e delle stragi di migranti nel mar Mediterraneo Ricci ha ribadito: “L’Italia è un Paese accogliente ma senza dimenticare i preziosi confini della dignità umana. Dobbiamo accogliere, certamente, ma senza mai superare le nostre reali possibilità così da assicurare a tutti, come ha anche detto Papa Francesco, la “dignità”. Se non si assicura la dignità si finisce poi per creare una immigrazione senza regole e che genera poi criminalità. L’europa-ha aggiunto Ricci- deve vedere questo tema come prioritario. Si deve lavorare nei paesi di provenienza. Quei morti in mare sono un monito alle nostre coscienze ma i problemi vanno risolti in quei paesi”.
Un nuovo centrodestra – Ambio spazio per lo scenario politico. Dall’Umbria, sostiene Ricci, partirà un nuovo modello di centrodestra: “Ci siamo incontrati dal basso. Da 20 mesi oltre 200 incontri in tutta la regione. Siamo partiti rovesciando la piramide della “politica” con 3 liste civiche poi i partiti si sono aggregati. Siamo riusciti a costruire una coalizione che ha messo tutti insieme in modo positivo e vincente”.
E sul futuro di Forza Italia e del centrodestra: “Oggi le persone hanno bisogno di accorciare le distanze tra politica e necessità comuni. Forze Italia in Umbria farà un ottimo risultato. Dopo le regionali si dovrebbe trovare il tempo per la nascita di un partito, di un aggregatore moderato, popolare e di centrodestra. Io vengo dal mondo delle professioni e sono entrato in politica 20 anni fa con l’idea “berlusconiana-liberale” di abbassare le tasse e creare lavoro. Silvio Berlusconi da domani potrebbe essere il “padre nobile” di questa nuova fase costituente”.
Alla domanda sulla difficoltà di vincere in una regione da sempre “rossa”, Ricci ha lanciato il cuore oltre l’ostacolo: “La scia parte da Gian Franco Ciaurro ormai 20 anni fa che vinse e amministrò con capacità Terni. Quello è stato il primo comune a conoscere il cambiamento e poi ne seguirono tanti in altri in Umbria. Abbiamo dimostrato capacità amministrativa e concretezza. Il cambiamento amministrativo libera idee nuove energie ed idee. L’Umbria deve attrarre opportunità, non vessare i suoi cittadini…dobbiamo essere dei veri “regional manager”.
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