Numeri e sfide dell’edizione 2017, con sottotitolo “La carta vincente”, sono stati illustrati dal presidente di Umbriafiere spa, Lazzaro Bogliari, che ha ricordato anche come quest’anno ricorre il trentesimo anniversario della morte del fondatore del centro fieristico, Lodovico Maschiella. La mostra mercato, all’insegna del “tutto esaurito”, vedrà oltre 420 espositori, in rappresentanza di oltre 2500 aziende, su una superficie complessiva di 70mila metri quadrati. “Cuore” è la mostra zootecnica, con la presenza anche di allevatori dal “cratere” del terremoto. Tra le novità, il convegno inaugurale che vedrà protagonisti studenti e ricercatori universitari sul tema della progettazione di un’azienda agrozootecnica sostenibile in permacultura, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università di Perugia (presente alla conferenza stampa il direttore, Francesco Tei) con cui è stato indetto anche il premio “Antonio Ricci”, alla memoria di un giornalista laureato alla Facoltà di Agraria di Perugia.
Altra novità, la nascita dell’Osservatorio Agriumbria sul consumo nazionale di carne di qualità. Il sindaco di Bastia Umbria, Stefano Ansideri, ha parlato di “un evento di cultura che rappresenta una promozione straordinaria per tutta la città”, mentre Luca Panichi, presidente dell’Associazione regionale allevatori (che insieme all’Aia, l’Associazione italiana allevatori cura la presenza della zootecnia ad Agriumbria) ha rimarcato come “in Umbria la zootecnia è viva, grazie alla grandissima attenzione riservata al settore agricolo e zootecnico con misure quali quella del Programma di sviluppo rurale della Regione Umbria per il benessere animale che è punto di riferimento in tutta Italia”.
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