lunedì, 16 settembre 2024 Ultimo aggiornamento il 16 settembre 2024 alle ore 08:31

L’estratto anti-Leishmaniosi al simposio di Lione

Daniele Ubaldi

Daniele Ubaldi

Direttore responsabile di Perugia Online.

I primi, impressionanti risultati della sperimentazione condotta sul composto vegetale, realizzato dal chimico umbro, saranno presentati a Iswavld 2023, massimo consesso biennale dell’associazione mondiale dei laboratori veterinari di diagnosi.

 
L’estratto anti-Leishmaniosi al simposio di Lione
Regione Umbria. Vi ricordate il chimico umbro che, da una pianto, ha estratto il principio attivo potenzialmente in grado di contrastare la Leishmaniosi? Ebbene, i risultati delle ricerche condotte fino a questo punto dal Gruppo di Ricerca e Sviluppo del Centro di Referenza Nazionale per le Leishmaniosi (C.Re.Na.L), in collaborazione con l’Istituto di Microbiologia della Facoltà di Veterinaria dell’Università degli Studi di Perugia, saranno presentati all’Iswavld 2023, il simposio biennale dell’associazione mondiale dei laboratori veterinari di diagnosi, che quest’anno si tiene a Lione dal prossimo 29 giugno al primo luglio.

In particolare, il convegno nel corso del quale si si parlerà in maniera approfondita dei risultati in questione riguarderà i nuovi approcci fitoterapici nel trattamento della Leishmaniosi canina: attività leishmanicida e immunomodulatoria dei fitocomplessi nei modelli in vitro di Leishmania Infantum.

In attesa che i dati vengano divulgati pubblicamente, da quanto si apprende sembra che il preparato del chimico umbro appassionato di botanica, persino somministrato a dosi microscopiche, presenti un’azione devastante nei confronti delle cellule della Leishmaniosi, inibendone la proliferazione senza peraltro danneggiare le cellule sane dell’organismo ospitante. Vero è che si tratta ancora di modelli in vitro, dunque non si dispone ancora dei risultati in vivo, vale a dire quelli derivanti dalla somministrazione sperimentale su animali colpiti dalla malattia: tuttavia, alla luce dei primi mesi di sperimentazione e con davanti ancora un anno e mezzo di ricerche già finanziate dal Ministero della Salute, è lecito supporre che questo estratto, completamente naturale, possa rivelarsi un’arma micidiale nella lotta contro una malattia subdola, trasmessa dai flebotomi ai migliori amici dell’uomo ma anche alle persone più fragili, soprattutto nelle aree più povere della Terra.

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Daniele Ubaldi

Daniele Ubaldi

Direttore responsabile di Perugia Online.

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