Ed anche la stagione 2003/2004 del tecnico umbro, culminata nella retrocessione dopo lo spareggio contro la Fiorentina di Emiliano Mondonico, iniziò con la vittoria del primo ed unico trofeo del Perugia a livello europeo: la conquista della Coppa Intertoto. Tecnico umbro reso ancora più celebre dall’imitazione di Maurizio Crozza, ai tempi su Mai Dire Gol con la Gialappa’s Band. Il comico genovese esasperava ulteriormente la durezza di Cosmi che comunque apprezzava la parodia tanto da partecipare lui stesso allo sketch con lo stesso Crozza.
E milioni di tifosi juventini e laziali ricordano ancora quel 14 maggio del 2000. Al Renato Curi c’è una pioggia battente che mette anche in discussione la possibilità di giocare la partita, decisiva per assegnare lo scudetto. Lo lotta all’ultimo punto era fra i bianconeri e la Lazio. Dopo una lunga sosta, l’indimenticabile arbitro Collina decide di far riprendere la partita che vede vincere il Grifone per 1 a 0 grazie al gol di Calori e assegnare così lo scudetto ai laziali.
Quel Perugia era anche la squadra di Luciano Gaucci, il presidentissimo vulcanico, spesso immortalato dalle telecamere avere modi non proprio consoni nei confronti dei dirigenti delle alte squadre. Come dimenticare la sfuriata del Presidente contro l’arbitro Pellegrino di Barcellona Pozzo di Gotto e del suo omologo del Bari Matarrese dopo la vittoria dei pugliesi in casa del Grifone?
Ed era anche il Perugia di eccellenti giocatori, due diventeranno anche Campioni del Mondo del 2006. Ci riferiamo ovviamente a Fabio Grosso e Marco Materazzi insieme ad altri top player come Fabrizio Ravanelli, Dario Hubner, Fabrizio Miccoli e Fabio Liverani. Se pur calcisticamente non valesse molto, uno degli acquisti più chiacchierati di quel Perugia fu quello di uno dei figli dell’ex desposta libico Gheddafi, Saadi, le cui ultime notizie lo danno attualmente prigioniero di una milizia islamica in Libia.
Quel Perugia ci racconta tante storie, alcune più belle da ricordare, altre meno, ma ci fa ripensare ad un calcio che è molto cambiato. A quei tempi non esisteva alcuna promozione per le scommesse visto che vigeva ancora il proibizionismo assoluto nel nostro paese. Non c’erano ancora i social altrimenti chissà quanti mi piace avrebbero avuto gli sfoghi di Gaucci o di Cosmi. Ognuno può avere la sua idea su quale fosse il calcio migliore, se quello degli inizi del nuovo millennio, o il calcio di oggi. Indubbiamente la speranza di tutti i tifosi perugini è quella di tornare quanto prima a respirare aria di Serie A, ancora meglio se nella parte sinistra della classifica…
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