Non solo militanti ma qui, al Sangallo, c’è la gente di tutti i giorni, alla ricerca di una motivazione per tornare a votare. “Siamo la seconda regione – inizia Catia Polidori dal tavolo della conferenza stampa – , dopo la Puglia, a presentare il proprio candidato. Siamo nei giusti tempi”. Accanto a lei Emanuele Prisco, il candidato Claudio Ricci, Stefano Candiani, Annibale Vescovi. Parla a tutti questa coalizione, anche agli elettori di sinistra: “Siamo qua – spiega Claudio Ricci – per parlare a chi ci ha detto “Non ci hanno più ascoltato”
Il tavolo. In prima fila, tra gli altri Massimo Monni, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, Raffaele a Nevi, Fiammetta Modena. “Claudio ha portato in dote un corredo importante – spiega Catia Polidori -: il consenso di liste civiche vere che si rivolgono anche a chi si sente apartitico. Questa coalizione è nata anche per riportare la gente alle urne”. Ma a prender di mira il centro sinistra e la sua candidata Catiuscia Marini e Emanuele Prisco (FdI): “L’ambizione è quella di poter andare oltre le forze del canonico centro destra, intercettando il mondo civico e, perché no, anche quello di sinistra”. La strada intrapresa è la stessa delle amministrative a Perugia: rivolgersi ai delusi della sinistra. “Ci poniamo in contrasto rispetto al finto tentativo di ricambio generazionale che il Pd sta proponendo. Il #CambiaVerso di Giacomo Leonelli non fa altro che confermare uomini e idee del potere già esistente ma il cambio di direzione iniziato con Wladimiro Boccali può andare avanti”. E infine l’ultimo appello di Prisco: “Possiamo sostituire un governo del buon senso, capace di canalizzare le migliori energie della regione, a quello autoreferenziale gestito per il solo mantenimento del potere”.
La parola al candidato. L’attuale sindaco di Assisi ha ricordato la “grande aggregazione” a suo supporto tra liste civiche (“L’Umbria popolare Ricci presidente”, “Ricci presidente”, “Cambiare in Umbria” ma quest’ultima è in forse) e i partiti di centrodestra (Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia). Ha quindi affermato che il “cambiamento radicale deve partire dal metodo e dai contenuti”. Parla dell’equilibrio tra i partiti e il quadro civico che costituirà la sua forza, innovazione, sanità, turismo, risparmio, smart city e city manager per arrivare, infine, al nodo centrale delle infrastrutture “per realizzare un piano decisivo è determinante”. Cita Sant’Agostino e Papa Francesco (“Il passato non esiste, il presente non esiste, il futuro non esiste ma tutti e tre coesistono insieme “). “La nostra non è una campagna elettorale ma ci stiamo preparando al governo dell’Umbria – spiega Ricci -. Alla guida della Regione serve un city manager che faccia marketing territoriale e che renda l’Umbria più attrattiva sia a livello nazionale che internazionale dove i Comuni diventino agenzie per lo sviluppo del territorio”.
“Per vincere dobbiamo consolidare il più possibilee i partiti e lo dobbiamo fare in maniera ampia e decisa, facendo in modo che le liste civiche allarghino lì dove i partiti non arriverebbero, noi dobbiamo fare proprio esattamente questa proposizione. Dobbiamo allargare il quadro più trasversalmente possibile”. E conclude parlando dell’area ternana che, secondo ricci, “merita un grande progetto Terni. Una volta che governeremo, insieme agli assessori, dovremmo fisicamente essere presenti nell’area ternana”.
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