venerdì, 20 settembre 2024 Ultimo aggiornamento il 19 settembre 2024 alle ore 10:45

Ricci al Sangallo di Perugia: “Il presidente della Regione sarà un city manager”

Il sindaco di Assisi Claudio Ricci si presenta al San Gallo di Perugia. "Ecco la mia corsa alla presidenza della Regione Umbria". Prisco (FdI): "Ci poniamo in contrasto rispetto al finto tentativo di ricambio generazionale che il Pd sta proponendo"

 
Regione Umbria.  Le larghe intese non tramontano mai. Ne è convinto il sindaco di Assisi Claudio Ricci che spiega come il sostegno di partiti come Lega e Forza Italia porterà un valore aggiunto a tutta la lista che lo vede come candidato alla presidenza. “Le persone votano le persone, i progetti e le idee. Il presidente della Regione sarà un city manager”.

Non solo militanti ma qui, al Sangallo, c’è la gente di tutti i giorni, alla ricerca di una motivazione per tornare a votare. “Siamo la seconda regione – inizia Catia Polidori dal tavolo della conferenza stampa – , dopo la Puglia, a presentare il proprio candidato. Siamo nei giusti tempi”. Accanto a lei Emanuele Prisco, il candidato Claudio Ricci, Stefano Candiani, Annibale Vescovi. Parla a tutti questa coalizione, anche agli elettori di sinistra: “Siamo qua – spiega Claudio Ricci – per parlare a chi ci ha detto “Non ci hanno più ascoltato”

Il tavolo. In prima fila, tra gli altri Massimo Monni, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, Raffaele a Nevi, Fiammetta Modena. “Claudio ha portato in dote un corredo importante – spiega Catia Polidori -: il consenso di liste civiche vere che si rivolgono anche a chi si sente apartitico. Questa coalizione è nata anche per riportare la gente alle urne”. Ma a prender di mira il centro sinistra e la sua candidata Catiuscia Marini e Emanuele Prisco (FdI): “L’ambizione è quella di poter andare oltre le forze del canonico centro destra, intercettando il mondo civico e, perché no, anche quello di sinistra”. La strada intrapresa è la stessa delle amministrative a Perugia: rivolgersi ai delusi della sinistra. “Ci poniamo in contrasto rispetto al finto tentativo di ricambio generazionale che il Pd sta proponendo. Il #CambiaVerso di Giacomo Leonelli non fa altro che confermare uomini e idee del potere già esistente ma il cambio di direzione iniziato con Wladimiro Boccali può andare avanti”. E infine l’ultimo appello di Prisco: “Possiamo sostituire un governo del buon senso, capace di canalizzare le migliori energie della regione, a quello autoreferenziale gestito per il solo mantenimento del potere”.

La parola al candidato. L’attuale sindaco di Assisi ha ricordato la “grande aggregazione” a suo supporto tra liste civiche (“L’Umbria popolare Ricci presidente”, “Ricci presidente”, “Cambiare in Umbria” ma quest’ultima è in forse) e i partiti di centrodestra (Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia). Ha quindi affermato che il “cambiamento radicale deve partire dal metodo e dai contenuti”. Parla dell’equilibrio tra i partiti e il quadro civico che costituirà la sua forza, innovazione, sanità, turismo, risparmio, smart city e city manager per arrivare, infine, al nodo centrale delle infrastrutture “per realizzare un piano decisivo è determinante”. Cita Sant’Agostino e Papa Francesco (“Il passato non esiste, il presente non esiste, il futuro non esiste ma tutti e tre coesistono insieme “). “La nostra non è una campagna elettorale ma ci stiamo preparando al governo dell’Umbria – spiega Ricci -. Alla guida della Regione serve un city manager che faccia marketing territoriale e che renda l’Umbria più attrattiva sia a livello nazionale che internazionale dove i Comuni diventino agenzie per lo sviluppo del territorio”.
“Per vincere dobbiamo consolidare il più possibilee i partiti e lo dobbiamo fare in maniera ampia e decisa, facendo in modo che le liste civiche allarghino lì dove i partiti non arriverebbero, noi dobbiamo fare proprio esattamente questa proposizione. Dobbiamo allargare il quadro più trasversalmente possibile”. E conclude parlando dell’area ternana che, secondo ricci, “merita un grande progetto Terni. Una volta che governeremo, insieme agli assessori, dovremmo fisicamente essere presenti nell’area ternana”.

 

 

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