Perugia – Un traffico illecito di rifiuti ferrosi, per un valore di 1,6 milioni di euro, raccolti abusivamente e poi rivenduti ad una ditta di Perugia o abbandonati in strada. Lo ha scoperto il Corpo forestale dello Stato, che ha notificato 86 avvisi di conclusione delle indagini al termine dell’inchiesta “Iron Tre”, iniziata due anni fa e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo.
Il sequestro – Sono state sequestrate cinquemila tonnellate tra ferro, fili, rame, piombo, alluminio, motori, ottone ed acciaio. Tra gli 86 indagati ci sono 65 marocchini, 18 italiani e tre persone originarie dell’est europeo. Tra loro artigiani, commercianti e titolari di piccole imprese che – secondo la forestale – sfruttando il prezzo di smaltimento assai inferiore si rivolgevano agli abusivi per disfarsi dei rifiuti. Le indagini sono iniziate con il pedinamento da parte degli agenti dei comandi di Scheggia e Gualdo Tadino di alcuni furgoni e camioncini che raccoglievano rifiuti su richiesta e praticando – e’ stato spiegato – tariffe piu’ vantaggiose rispetto alle ditte che normalmente si occupano di questo genere di attivita’. Alcuni materiali sarebbero stati rivenduti in maniera illegale al titolare di una ditta di Perugia (anch’egli indagato).
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