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Processo ai Colaiacovo, tutti assolti
di Daniele Ubaldi - 25 gennaio 2014Erano accusati di avere ordito un complotto ai danni del presidente Carlo Colaiacovo per indurlo a dimettersi dalle cariche. Alla sbarra erano finiti il fratello Franco, suo figlio Giuseppe e le nipoti Paola e Francesca, insieme ad altre tre persone
Perugia. Tutti assolti. Il processo Colaiacovo si chiude in primo grado con uno zero sulla casella “condanne”. La sentenza è arrivata nella serata di ieri (24 gennaio), qualche minuto prima delle 19. Sul banco degli imputati, come noto, c’erano sette persone, delle quali quattro membri della famiglia Colaiacovo: Franco, suo figlio Giuseppe e le nipoti Paola e Francesca. Per tutti l’accusa era quella di avere ordito, a vario titolo, un complotto atto a indurre Carlo Colaiacovo – fratello di Franco, nonché presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e del gruppo Colacem – a rinunciare ad ogni carica ricoperta fin a quel momento. La storia ha inizio nel 2006, allorché un esposto anonimo raggiunge la Procura di Roma, segnalando la ricettazione di opere d’arte da parte di un cementiere eugubino, di nome Carlo. Da quel primo episodio si erano susseguiti altri due esposti anonimi e una serie di dindagini che, al termine di perquisizioni, avvisi di garanzia, verifiche di ogni natura, avevano scagionato Carlo Colaiacovo da ogni ipotesi di reato. “Siamo di fronte – queste erano state le parole del pm Antonella Duchini, la scorsa udienza – ad un’operazione messa in atto nel giro di tre giorni, con accuse gigantesche, ma senza risultati”. Il pubblico ministero aveva chiesto tre anni di reclusione per gli imputati, ma il collegio giudicante ha ritenuto insufficienti le prove addotte dalla pubblica accusa, mandando assolti tutti gli imputati. Rimane a questo punto un mistero, stante l’innocenza della famiglia Colaiacovo rispetto alle accuse infamanti mosse nei confronti di Carlo, chi sia stato il reale autore dei tre esposti dai quali ebbe origine tutta la vicenda (foto tratta da ilgiornaledellumbria.it).