Circoscrivendo l’ambito alla ‘semiotica della cultura’, elaborata da Jurij Michajlovič Lotman e da Boris Andreevič Uspenskij, la cultura può essere, infatti, interpretata come «un sistema di segni organizzato in un certo modo. Proprio il momento dell’organizzazione che si manifesta come una somma di regole, di restrizioni imposte al sistema, è il connotato che definisce la cultura (…). La cultura, tuttavia, non solo si manifesta e si struttura tramite una pluralità di sistemi semiotici fra loro comunicanti, ma anche attraverso l’insieme dei messaggi che si sono storicamente realizzati in queste lingue, cioè i testi: tradurre un certo settore della realtà in una delle lingue della cultura, trasformandolo in un testo, cioè in un’informazione codificata in un certo modo, introdurre questa informazione nella memoria collettiva: ecco la sfera dell’attività culturale quotidiana» (Zaganelli 2008, p. 119).
E di ‘girotondo delle Muse’ si può, senz’altro, parlare con riferimento alle varie forme di testualità e agli eventi culturali promossi da una neonata associazione culturale no profit umbra, Cultura in Umbria: cultural events, istituita il 1^ maggio scorso nella nostra regione.
Nata da un’idea di Adriana Cardelli, docente di Lingua e cultura inglese al Liceo Classico e Musicale ‘Annibale Mariotti’ di Perugia, e di Barbara Caini e Loredana Vici, l’associazione Cultura in Umbria: cultural events intende promuovere eventi culturali tout-court: mostre fotografiche e pittoriche, presentazione di libri, rappresentazioni teatrali e musicali, incontri letterari e artistici, tutti rigorosamente bilingui, in lingua italiana e in lingua inglese.
«Il bilinguismo – ha precisato l’ideatrice del progetto, Adriana Cardelli – è una peculiarità della nostra associazione: l’incipit dei nostri eventi culturali è in italiano, ma il follow-up è in inglese. L’idea di fondare questa associazione culturale no profit si è originata dal desiderio di ‘fare rete’, ovvero di intessere una rete di interventi, in cui, sulla base di un proficuo confronto, ci sia una differenziazione di tipologie di cultura, in dialogo tra loro. L’aspetto che più valorizzeremo nel corso delle nostre serate a tema e delle nostre serate-dibattito – ha proseguito la docente di Lingua e cultura inglese – sarà un discorso culturale e interculturale tra arte, letteratura, pittura, dialogo e possibilità di collaborazione con case editrici umbre, e, perché no, un confronto anche aperto al nutrizionismo. Intendiamo, dunque, valorizzare la ricerca culturale ad ampio spettro e la nostra particolare velleità di bellezza, e siamo pronti ad accogliere proposte e riscontri anche da parte dei partecipanti».
L’evento inaugurale della neonata associazione Cultura in Umbria: cultural events si è tenuto, lo scorso 4 giugno, nella suggestiva cornice della Tenuta Gradassi di Montalcino, in località S. Feliciano, e ha registrato la partecipazione di numerosi ospiti, accorsi da tutta la regione per assistere all’esibizione del baritono Matteo Mencarelli.
Matteo Mencarelli, classe 1998, si è diplomato al Liceo Classico e Musicale ‘Annibale Mariotti’ di Perugia nel 2017 ed è ora studente del Corso accademico di secondo livello al Conservatorio di Musica ‘Francesco Morlacchi’ di Perugia, dove si è laureato in Canto lirico con il massimo dei voti e la menzione d’onore. Attualmente, sotto la guida del M. Maria Grazia Pittavini, segue corsi di perfezionamento in Canto lirico con il M. Donatella Debolini e con lo stesso M. Maria Grazia Pittavini. Vincitore di diversi, prestigiosi concorsi nazionali – come, ad esempio, San Vigilio… in canto nella categoria Canto lirico a Roma nel 2016 e Perusia Harmonica, sempre nella sezione Canto lirico, a Perugia nel 2020 – e regionali in Musica pop, è stato, tra le altre cose, finalista del concorso Premio San Carlo al teatro San Carlo di Napoli, membro di tre recite de La Cenerentola di Gioachino Rossini come artista di coro al teatro delle Muse di Ancona sotto la direzione del M. Mirca Rosciani, e partecipante al concerto inaugurale del Festival dei Due Mondi di Spoleto diretto dal M. Carlo Palleschi. Ha preso, inoltre, parte a numerosi concerti di Canto lirico e Musica da Camera in Italia e all’estero.
Già allievo di Adriana Cardelli al Liceo Classico e Musicale ‘Annibale Mariotti’ di Perugia e baritono d’eccezione, Matteo Mencarelli si è esibito, il 4 giugno scorso, proprio in occasione dell’evento inaugurale – rigorosamente e squisitamente in musica – dell’associazione fondata dalla sua insegnante di Lingua e cultura inglese, deliziando gli ospiti con un repertorio misto fra canto pop e musica lirica (da Sinatra a Bocelli, sino a Cohen), e mostrando doti canore, interpretative e di estensione vocalica, oltre che un timbro grave e robusto, intermedio tra quello del tenore e quello del basso. Ma il baritono ha mostrato anche propensione al dialogo tra le arti e tra le Muse, secondo lo spirito della neonata associazione.
Neonata associazione, che, nell’alveo di quel ‘bosco didattico’ che è il Fuseum di Monte Malbe, intende promuovere, in una tre-giorni (il 25, il 26 e il 27 giugno prossimi), la propria velleità di bellezza: si tratta, stavolta, di una mostra di tre artisti di gioielli, Fausto Censi, con Archeogioielli, Chiara Musio, con gioielli Etnici, e la stessa Adriana Cardelli, con gioielli moderni (la docente terrà, il 25 giugno, anche una conferenza sul tema ‘Storia del gioiello dall’antichità ai giorni nostri’ con follow-up in inglese e interazione con i presenti; nella serata di sabato è prevista una cena in inglese, con lezione e conversazione sia ad un livello base che avanzato: è necessario prenotarsi inviando una mail a culturainumbria.virgilio.it).
Un girotondo delle Muse, dunque. E anche un dialogo con quelli che Friedrich Nietzsche era solito definire ‘gli orafi della parola’.
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