venerdì, 20 settembre 2024 Ultimo aggiornamento il 19 settembre 2024 alle ore 10:45

Promuovere la lettura e l’ascolto tra i giovani studenti: e se la biblioteca e la radio fossero a scuola?

Intervista alle docenti Patrizia Simonini e Daniela Silvi Antonini, responsabili, rispettivamente, delle commissioni Biblioteca e Web Radio dell’I.I.S. ‘Giordano Bruno’ di Perugia, diretto dalla professoressa Anna Bigozzi

 
Promuovere la lettura e l’ascolto tra i giovani studenti:  e se la biblioteca e la radio fossero a scuola?
Perugia.  C’è ancora bisogno di leggere e di saper ascoltare e narrare, specie tra i giovani. E se un luogo trasversale come la biblioteca e un medium efficiente in termini di divulgazione come la radio fossero a scuola? Cosa cambierebbe in tal senso? Ne abbiamo parlato con le professoresse Patrizia Simonini e Daniela Silvi Antonini, responsabili, all’I.I.S. ‘Giordano Bruno’ di Perugia, diretto dalla professoressa Anna Bigozzi, delle commissioni Biblioteca e Web Radio di Istituto.

Domande alla Prof.ssa Patrizia Simonini:

Secondo Marguerite Yourcenar «I libri sono riserve di grano da ammassare per l’inverno dello spirito». Dotare un Istituto di Istruzione Secondaria Superiore di una vera e propria biblioteca è alquanto raro, specie se intendiamo ‘l’istituzione bibliotecaria’ nel senso proprio di questa espressione. Prof.ssa Patrizia Simonini, come si è originata l’idea di fondare una biblioteca scolastica all’I.I.S. ‘Giordano Bruno’? Ripercorriamo, insieme a lei, un po’ di storia…

Certamente, il nucleo originario del fondo risale agli anni ‘40 quando vi era una piccola biblioteca nell’allora sede di Via Pinturicchio che poi fu trasferita a Montemorcino e infine nell’attuale sede a Madonna Alta. La biblioteca si trovava all’ingresso della scuola nell’attuale aula dei professori  e, a seguito  di una ridistribuzione più razionale degli spazi, da circa 15 anni, ha trovato la sua attuale collocazione fuori dall’edificio principale.

La biblioteca si intitola ‘Ora d’Aria’. Un titolo eloquente, un elemento paratestuale che guida i lettori e che li orienta nell’accedere ai tesori di questo patrimonio librario e alla sua sala luminosa e accogliente… Sulla base di cosa è stato scelto questo nome? Qual è l’idea che intende veicolare?

La biblioteca è stata inaugurata lo scorso anno dopo i durissimi anni della pandemia, per tale motivo, dopo l’inattività forzata di quegli anni, Ora d’Aria ci sembrava un titolo pertinente e appropriato perché veicolante un senso di libertà, di un finalmente recuperato spazio vitale di autonomia e di benessere.

Uno degli obiettivi della biblioteca dell’I.I.S. ‘Giordano Bruno’ è di svolgere compiti di supporto e ampliamento alla e della didattica, con particolare riferimento alla promozione della lettura. Quali sono le attività promosse dalla biblioteca in tal senso?

In questo anno scolastico ha riaperto i battenti il vecchio giornalino di Istituto ‘Ikaro’, ma in una nuova veste, quella digitale. Ci sembrava uno strumento adatto per coinvolgere alunni e docenti in un’attività che rafforzasse il senso di appartenenza all’Istituto. Utile per imparare a scrivere un articolo di giornale, ma anche per favorire il gioco di squadra e per coltivare talenti, il giornalino rappresenta uno strumento di aggregazione e di riflessione per i nostri studenti.  La redazione di ‘Ikaro’, della quale fanno parte docenti e studenti, si incontra tutti i giovedì pomeriggio per pianificare gli articoli che hanno un’uscita mensile. L’offerta culturale è ampia, partecipiamo a concorsi, a iniziative culturali, promuoviamo la lettura e collaboriamo con la radio dell’Istituto per la realizzazione di podcast.

Quali sono i dispositivi presenti in biblioteca e quale apporto ha dato l’adesione, da tre anni a questa parte, al servizio di prestito digitale MLOL (Media Libraria On Line)? Cosa offre, non da ultimo, questa biblioteca – inserita nel SIDIS (Sistema Integrato Biblioteche Innovative Scolastiche – ai suoi utenti?

Siamo stati la prima scuola del Perugino ad aderire al MLOL poiché ci sembrava un’incredibile opportunità di crescita per i nostri studenti. Attraverso un accordo stipulato con la Regione offriamo ai docenti e agli studenti del nostro Istituto migliaia di risorse digitali (e-book, audiolibri, spartiti musicali e accesso alle risorse Open), fruibili gratuitamente, dal proprio device. Apparteniamo anche al circuito di rete di biblioteche del territorio che ci offre l’opportunità di un dialogo con le realtà culturali del territorio siano esse scuole o biblioteche o centri di aggregazione del territorio. Siamo anche inseriti nel SIDIS, un portale che è una sorta di mappa del territorio italiano delle biblioteche innovative.

Anche da quest’anno scolastico è operativa una Commissione-Biblioteca, che rende possibile l’apertura di questa istituzione tutte le mattine e il giovedì pomeriggio. Come funziona il servizio di prestito? Umberto Eco sosteneva che «Uno dei malintesi che dominano la nozione di biblioteca è che si vada in biblioteca per cercare un libro di cui si conosce il titolo. In verità accade sovente di andare in biblioteca perché si vuole un libro di cui si conosce il titolo, ma la principale funzione della biblioteca, almeno la funzione della biblioteca di casa mia e di qualsiasi amico che possiamo andare a visitare, è di scoprire dei libri di cui non si sospettava l’esistenza, e che tuttavia si scoprono essere di estrema importanza per noi»…

Il nostro servizio prestito è attivo tutti i giorni della settimana; i ragazzi possono recarsi autonomamente in biblioteca e richiedere il libro desiderato oppure guardare nel motore di ricerca che permette loro di sapere se quel libro che si cerca è in possesso della biblioteca. Naturalmente crediamo nella fascinazione che i libri esercitano su di noi, così lasciamo i nostri ragazzi liberi di guardare tra gli scaffali e sentirsi ispirati magari da un titolo o da una bella grafica di copertina. ‘Ora d’Aria’ deve essere un luogo ricco di stimoli culturali dove si promuove la lettura e la condivisione, l’esplorazione, un luogo dove poter incontrare i compagni, avere wi-fi gratuita, giornali, musica, riviste, accesso a spotify, corsi di lettura, spazio per lo studio individuale, e tutta una serie di proposte di attività culturali, uno spazio fluido, dove tablet e libri cartacei e digitali convivono.

In che modo la biblioteca ‘Ora d’Aria’ intende essere uno spazio di conservazione, consultazione ed elaborazione di percorsi di ricerca e formazione?

La nostra biblioteca, oltre a espletare la consueta funzione conservativa e di consultazione deve essere un luogo trasversale in cui si possa lavorare indipendentemente dai gruppi classe o dalle articolazioni disciplinari, diverso dalle aule tradizionali o dalle sale di studio anonime che hanno popolato la nostra adolescenza, uno spazio nuovo, multifunzionale e inclusivo, in cui avvengono cose, un luogo che continua a essere pieno di libri, ma che è uno spazio accogliente, colorato, attraente, flessibile, perché per attrarre i nostri studenti bisogna ragionare sulla bellezza dei luoghi, bisogna puntare cioè su ciò che Instagram e Tik tok non avranno mai: la fisicità.

È prevista, prossimamente, un’apertura di questa istituzione bibliotecaria alla città di Perugia? In caso affermativo, quando, indicativamente, e con quali modalità?

È nei nostri immediati programmi l’apertura pomeridiana alla comunità, affinché la nostra biblioteca sia un luogo in cui le persone si incontrino, socializzino, partecipino, attivino processi, una biblioteca che funga da catalizzatore di politiche culturali e sociali, fortemente inclusiva e che possa diventare quella che con un termine inglese si chiama la human library. 

 

Domande alla Prof.ssa Daniela Silvi Antonini:

La radio è, da sempre, un medium efficiente in termini di comunicazione e divulgazione, oltre che un volàno di notizie e di informazioni dispensate con immediatezza e simultaneità. Prof.ssa Daniela Silvi Antonini, da cosa ha tratto ‘linfa vitale’ l’idea di fondare una radio di Istituto? Il riferimento è a GBRadio, la radio dell’I.I.S. ‘Giordano Bruno’…

La radio mi ha sempre appassionato sin dai tempi del Liceo. Erano gli anni delle radio locali, gli anni in cui i ragazzi appassionati di musica condividevano le loro conoscenze in radio. Così anche io, sulla scia di amici e di un cugino, ebbi modo di fare la mia prima esperienza live presso una radio locale. Il destino ha voluto che potessi riprendere questa mia vecchia passione presso l’Istituto ‘G. Bruno’. Qui ho trovato, tre anni fa, una postazione radio creata dal compianto prof. Flavio Vezzosi, raffinato melomane che, scomparso prematuramente, non ebbe modo di continuare tale attività. Così, nel 2019, presentai un progetto di collaborazione con il Dipartimento di Scienze politiche, nella persona della dott.ssa Flavia Baldassarri, e con il web media universitario ‘Radiophonica’ per organizzare dei corsi di formazione rivolti ai nostri studenti. E così la GBradio ha riaperto ufficialmente i suoi battenti.

Quali sono le attività proposte da GBRadio e qual è il grado di coinvolgimento degli studenti del ‘Giordano Bruno’?

La GBradio realizza podcast ideati dagli stessi studenti. Partendo dalle passioni e dagli interessi dei ragazzi, e cercando di capire le loro predisposizioni, si creano le possibilità per mettere in luce e valorizzare le loro capacità. La realizzazione di format radio ha permesso agli studenti di sviluppare skills come autore, speaker, redattore musicale, editore dei testi, tecnico del suono, editor audio in post produzione. L’obiettivo è quello di utilizzare i new media come strumento di educazione sociale e civile alla legalità e alla intercultura, come mezzo per acquisire una maggiore consapevolezza comunicativa e sviluppare la capacità di lavorare in gruppo. Infatti la radio, dove ognuno mette in campo le proprie competenze e dove nessuno è obbligato ad apparire, può permettere una vera inclusione. Tra le attività proposte vi è il Concorso radiofonico ‘Voci dal G. Bruno’, che quest’anno è alla sua seconda edizione. Una iniziativa che ha riscosso, nel precedente anno, molto successo coinvolgendo gli studenti dei numerosi indirizzi della nostra Scuola, dal Moda, al Biologico fino ai Licei scientifico e linguistico, che hanno dato voce ai propri interessi e passioni.

Come vengono formati gli studenti che aderiscono a tale progetto?

L’attività di formazione radiofonica, iniziata tre anni fa, è rientrata nei percorsi di PCTO, Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, che permettono agli studenti di integrare la tradizionale formazione d’aula con periodi formativi presso enti privati o pubblici, ma anche nei laboratori della scuola. Il percorso è stato attivato con l’Associazione Culturale L’Officina Musicale- Radiophonica. Da quest’anno è stato attivato un corso di formazione tenuto dagli stessi studenti dell’Istituto, i cosiddetti ‘Espertoni’, che svolgono una attività di peer tutoring, un metodo basato su un approccio cooperativo dell’apprendimento che si sta dimostrando molto efficace ed ‘inclusivo’.

In cosa consiste, nello specifico, la collaborazione con la biblioteca ‘Ora d’Aria’ e con il giornalino della scuola?

La radio può diventare uno strumento valido anche per il recupero e il potenziamento del piacere della lettura, dell’ascolto realizzando podcast di pochi minuti in cui i ragazzi presentano il loro libro leggendo la pagina per loro più significativa oppure letture ad alta voce in italiano o in lingua straniera. La possibilità di ascoltare letture, tramite podcast, potrà diventare un prezioso strumento inclusivo, aiutando gli studenti nell’apprendimento puntando sul canale uditivo. Iniziative culturali della scuola vengono ‘raccontate’ con articoli e podcast realizzati dagli studenti all’interno del giornalino online.

Quanto si è rivelata proficua la collaborazione con ‘Radiophonica – Il Media Universitario dell’Umbria’?

Conoscevo il team di ‘Radiophonica’ e la loro attività. Ero sicura della buona riuscita. Abbiamo avuto degli ottimi e coinvolgenti formatori, come Antonio Di Caprio. Nell’anno scolastico precedente alcuni dei nostri studenti hanno avuto anche l’opportunità, offerta dall’Associazione Culturale ‘L’Officina Musicale’ di Ponte San Giovanni, di prendere parte al Progetto Erasmus+ COMMUNITV.EV, finalizzato alla formazione di giovani reporter sul territorio. Gli studenti hanno potuto studiare e approfondire le basi del citizen journalism e sono scesi in strada per raccontare la città di Perugia e di Namur (Belgio), accompagnati dai tutor dell’‘Officina Musicale’ e dalle formatrici della web-radio francese ‘Anonymal’.

Dal suo punto di vista, i podcast realizzati dagli studenti possono contribuire a rendere il giornalino scolastico multimediale? Come possono consustanziarsi questi due canali?

Inizierei da una prima domanda: quale è il motivo per cui i ragazzi realizzano podcast? Per connettersi con altre persone? Per esprimere le proprie idee? Per dare voce al proprio io? Il podcast ha delle caratteristiche proprie. Raccontare alla radio, senza avvalersi di immagini, comporta l’utilizzo di un linguaggio diverso che stimola esposizioni anche più dettagliate: se non si può vedere con gli occhi, lo si fa con l’immaginazione. Così il tono di voce e il linguaggio dovranno essere espressivi, quasi intimi, perché i podcast raccontano storie emotive, reali o inventate che abbiano lo scopo finale di creare fiducia e connessione. E differente è la scrittura per la voce, cioè scrivere un testo editato per essere ascoltato. Esistono quindi più canali di comunicazione e non esiste un canale migliore di un altro. Per questo motivo i due linguaggi, quello della radio e quello del giornalino multimediale, mantengono la propria autonomia coesistendo e collaborando reciprocamente.

Quali sono le prossime attività in cantiere? Siete intenzionati, come Commissione, ad ‘aprire le porte’ (e le casse) della vostra radio alla città di Perugia?

L’intento della GBradio è quello di essere la ‘voce’ degli studenti e della scuola, ma anche di documentare ciò che avviene nella nostra città. Incontri con enti nazionali e locali, dal FAI, all’Associazione ‘Libera’, al Centro per le pari Opportunità, alla Camera di Commercio di Perugia, al Festival del Giornalismo, fino alla partecipazione a mostre ed eventi culturali sono stati ‘raccontati’ da Giornalino e dalla Radio. L’ultima attività in cantiere è stata la collaborazione con il MANU. Studenti dei Licei linguistico e scientifico hanno partecipato all’allestimento della mostra ‘La via Lattea’, mettendo in campo le competenze storico-artistiche e scientifiche, e realizzando oggetti in 3D per il percorso tattile. L’attività ha previsto, in collaborazione con la Direttrice del Museo Mariangela Turchetti, anche la realizzazione di podcast sul tema della mostra: il gioco, il giocattolo, la maternità e il mondo dell’infanzia. Non da ultimo, la nostra scuola parteciperà, nel prossimo anno scolastico 2023-2024, al progetto ‘Il libro si racconta in radio’ all’interno del bando ‘Promozione del libro e della lettura’ del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il progetto si propone di fornire alle istituzioni scolastiche destinatarie strumenti per coinvolgere e motivare studentesse e studenti alla lettura attraverso un percorso che li renderà in grado di realizzare podcast e trasmissioni radiofoniche a partire da libri selezionati e scelti in classe.

 

*Nella foto che correda l’articolo, la professoressa Patrizia Simonini all’interno della biblioteca ‘Ora d’Aria’ dell’I.I.S. ‘Giordano Bruno’.

 

 

 

COMMENTI ALL'ARTICOLO

DISCLAIMER - La redazione di Perugia Online non effettua alcuna censura dei commenti, i quali sono sottoposti ad approvazione preventiva solo per evitare ingiurie, diffamazioni e qualsiasi altro messaggio che violi le leggi vigenti. Siete pregati di non inserire commenti anonimi e di non ripetere più volte lo stesso commento in attesa di moderazione. Ogni commento rappresenta il personale punto di vista del rispettivo autore, il quale è responsabile civilmente e penalmente del suo contenuto. Perugia Online si riserva il diritto di modificare o non pubblicare qualsivoglia commento che manifesti toni, espressioni volgari, o l'esplicita intenzione di offendere e/o diffamare l'autore dell'articolo o terzi. I commenti scritti su Perugia Online vengono registrati e mantenuti per un periodo indeterminato, comprensivi dei dettagli dell'utente che ha scritto (IP, E-Mail, etc.). In caso di indagini giudiziarie, la proprietà di Perugia Online non potrà esimersi dal fornire i dettagli del caso all'autorità competente che ne faccia richiesta.
Scroll To Top